Lago di Bourget – L ’ultimo volo dell’FW 58C
Alpi della Savoia, Francia, 30 marzo del 1944. Probabilmente per un errore di valutazione del pilota l’aereo da guerra tedesco colpisce la superficie dell’acqua e si inabissa. Ora giace nel buio dei 110 metri, in un ambiente di grande suggestione. Il 1935 non è soltanto l’anno di messa in produzione del velivolo bellico FW58, ma è anche l’anno in cui in Italia vede la luce il libro manifesto del movimento aereo futurista: L’Aeropoema del Golfo della Spezia”, a firma di F. T. Marinetti. Il poeta a bordo di un velivolo biposto motorizzato Caproni, in compagnia dell’amico e pilota Angelo Castoldi, entra sopra Lerici “negli onnipotenti settecento chilometri all’ora…per poi voluttuosamente risalire a spirale impregnando di mesta fantasia le sublimi quote sonore degli idrovolanti”. Le stesse sensazioni, tra un tourbillon e l’altro, devono averle provate i quattro giovani avieri tedeschi quel martedì mattina del 30 marzo 1944, sul finire dell’inverno.
Per saperne di più, leggete il numero in edicola!