Grandi predatori – Incontro ravvicinato con lo squalo martello
Dopo tanti anni dedicati alla subacquea in generale comincio a programmare viaggi alla ricerca di ciò che non sono ancora riuscito a immortalare. Con il mio storico gruppo di amici abbiamo così deciso di andare a Bimini, un piccolo atollo facente parte delle isole Bahamas, proprio davanti a Miami. Si raggiunge facilmente con mezz’ora di aereo da Fort Lauderdale.
Quando arrivo è bassa stagione, lo dimostrano i negozi con assortimenti scarsissimi e il resort, unico dell’isola, che ha occupate pochissime ville, usate per lo più dagli americani come punto di appoggio per le battute di pesca d’altura.
Detto questo, vi domanderete chi te lo ha fatto fare di andare in questo posto… Il grande squalo martello! Sì, proprio lui, sembra che da queste parti sia garantita la possibilità di vederlo a distanza ravvicinata.
Le immersioni prevedono reef la mattina e squalo martello il pomeriggio. Uscita alle 13 dal porto, solo 10 minuti di navigazione e si raggiunge la destinazione, dove si comincia a pasturare per pochi minuti.
Mentre ci prepariamo si avvicinano i primi martello, a volte anche 5 o 6 seguiti da moltissimi squali nutrice e, per ultimi, i leucas. Le guide si dilungano con un breefing di una ventina di minuti, che prevede qualsiasi tipologia di problema possa presentarsi; non in questa singola immersione, ma in tutta la vita di subacqueo!
Finalmente ci autorizzano a scendere in acqua. Siamo a 8 metri, c’è parecchia risacca e la visibilità non è delle migliori, in compenso il fondale è molto luminoso. Comincia lo spettacolo. Ci sono almeno 7 od 8 smartello di grandi dimensioni che si avvicinano fino a sfiorarci, alcuni sono veramente enormi, con la pinna dorsale altissima, forse 70 od 80 centimetri e una mole che ci fa ricordare i grandi bianchi di Guadalupe.
Sono curiosi, interagiscono con noi, li allontaniamo e dopo un breve giro ritornano nuovamente a brevissima distanza; non sono disturbati dai flash e rimangono con noi per tutta la durata dell’immersione, circa 80 minuti. Il tutto in compagnia di 2 grossi nutrice e di un leucas, che comunque rimane più lontano impedendoci qualsiasi velleità di scattare una foto accettabile. La cosa curiosa è che, come le guide colpiscono la cesta di ferro con la pastura, i leucas scappano, mentre gli altri non ci fanno neanche caso.
Le giornate si svolgono pigramente. Sveglia presto a causa del fuso orario non ancora assorbito, poi relax e controllo degli scatti. A volte andiamo all’isola del nord. Bimini è infatti un piccolo atollo formato da una manciata di isole, di cui soltanto Bimini nord e Bimini sud sono abitate. A nord c’è più vita, qualche pub, una specie di discoteca e un paio di supermercati abbastanza forniti. Ma la cosa che ci interessa di più riguarda quello che ci hanno detto dei ragazzi del posto. Il diving organizza immersioni con i Bull shark, squali pericolosi, massicci; noi li conosciamo come squali leucas o Zambesi, quest’ultimo nome gli è stato affibbiato per la loro capacità di risalire il famoso fiume anche per 300 o 400 chilometri. Ultimamente ho addirittura appreso che li hanno trovati anche nel Mississippi, a 1.600 chilometri dal mare!
Hanno la capacità di sopravvivere per lunghi periodi in acqua dolce, catturando qualsiasi cosa si muova vicino alla riva poiché l’altra loro abilità è quella di cacciare in meno di un metro d’acqua.
Il Bull shark non va confuso con il nostro squalo toro, Carcarinus taurus, dall’aspetto inquietante ma dall’indole molto più mite. Il leucas e molto tozzo, con lo sguardo che incute timore, è capace di scatti repentini con un’ andatura nervosa e può raggiungere i 3,5 metri di lunghezza. Ma la cosa per cui sono famosi è la loro aggressività.
Raggiungo il diving (situato in un piccolo porto turistico) al tramonto e si presenta uno spettacolo incredibile: 3 leucas che nuotano in un paio di metri d’acqua nel porto. Eccitatissimi prenotiamo l’immersione per l’indomani. L’immersione si svolge chiaramente nella gabbia, che viene calata nel porto a circa 2 metri di profondità; in breve tempo cominciano ad arrivare i leucas. Nel momento migliore ne vedo 4 girare intorno alla gabbia, 2 sono davveroo grandi; uno spettacolo unico. Presi dalla frenesia scattiamo a raffica senza accorgerci che, spesso, nelle inquadrature abbiamo più sbarre della gabbia che squali. Ci permettono di rimanere in acqua oltre il tempo pattuito di 20 minuti, rimaniamo per ben 45 minuti, ma sembra che il tempo sia volato.
Bimini è uno di quei posti dove portare anche la famiglia. Si raggiunge da Fort Lauderdale, che dista circa 40 chilometri da Miami con un volo di 40 minuti, ci sono splendide spiagge bianche, ville in affitto accoglienti e quel clima caraibico che ci fa sentire in perenne vacanza. Credo proprio che ci tornerò.
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