Guardia Di Finanza Sommozzatori di Pescara, fra polizia del mare e tutela dell’ambiente.
I Nuclei Sommozzatori, inseriti all’interno dei Reparti Navali del Corpo della Guardia di Finanza, sono una specialità d’elitè del Comparto Aeronavale; questa componente, con quasi 70 anni di storia alle spalle, nasce nel lontano 1953 da una piccola aliquota di uomini scelti per le eccellenti qualità psico-fisiche.
Ad oggi è composta da circa 60 operatori subacquei in servizio in sedici nuclei, distribuiti su 15 Stazioni Navali, tra cui una dedicata alla formazione, che garantiscono una copertura capillare lungo tutto il territorio nazionale.
Il team di Pescara attualmente è composto da due “Operatori Subacquei”.
La loro giornata tipo è caratterizzata da un periodo di addestramento sia in acqua che fuori per mantenere un alto livello di efficienza fisica, seguendo un regime alimentare mirato ed uno stile di vita sano.
Questa condizione mentale viene acquisita durante il complesso, meticoloso e lungo addestramento che trova le origini presso la Scuola Nautica di Gaeta con una fase concorsuale interna nella quale, gli aspiranti sommozzatori, vengono selezionati per le loro qualità fisiche tecniche e attitudinali. Segue un pre-corso di circa 30 gg. attraverso il quale gli istruttori preparano al meglio gli allievi subacquei alla fase che si terrà presso il Comando Subacquei e Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare Italiana a La Spezia per altri 6 mesi, seguendo intense attività addestrative e formative e conseguendo poi il Brevetto Militare di Operatore Subacqueo in Servizio di Polizia O.S.S.P.. I due militari di Pescara sono abilitati ad una profondità max di 60 mt. con autorespiratore ad aria e fino a 12 mt. con autorespiratore ad ossigeno; hanno inoltre conseguito l’abilitazione per apparecchiature a miscela fino a 24 mt. e apparecchiature alimentate dalla superficie “cd. Palombaro leggero” fino a 15 mt..
Lo scenario nel quale operano i sommozzatori (marino, fluviale, lagunare) è del tutto particolare. Oggi nel costatante mutamento normativo e sociale alla luce anche del nuovo ed esclusivo ruolo di “Polizia del Mare” affidato alla Guardia di Finanza, vengono chiamati ad assolvere svariati ed importanti compiti, quali i servizi di ordine e sicurezza pubblica e di controllo del mare, interventi di ispezione finalizzati alla ricognizione e bonifica delle carene delle unità navali o nei porti in attività di prevenzione antiterrorismo/antiesplosivi per assicurare la gestione della corretta cornice di sicurezza nel corso di eventi politici o civili di rilevanza nazionale ed internazionale. Altrettanto importanti i servizi di contrasto ai traffici illeciti perpetrati via mare, quali ad esempio la lotta al traffico di sostanze stupefacenti effettuando mirate ispezioni subacquee a mezzi navali spesso utilizzati per occultare lo stupefacente sotto carena.
Nell’ottica degli obiettivi di polizia economico e finanziaria contrastano la pesca di frodo, eseguono controlli nei confronti di attività commerciali operanti nello specifico settore subacqueo (diving ecc.) e del settore marittimo (allevamenti mitilculture ecc.); altresì collaborano a stretto contatto con le altre Forze Armate e di Polizia per siti di interesse archeologico o di polizia ambientale nonché in operazioni di protezione civile in caso di eventi calamitosi, sinistri navali e non da ultima la ricerca e soccorso della vita umana;
La competenza territoriale del Nucleo di Pescara è ampia e comprende i 130 km della costa Abruzzese oltre a tutte le acque interne.
L’equipaggiamento dei Sommozzatori cambia in base alla tipologia di missione. L’attenzione che viene dedicata all’approvvigionamento ed alla cura dei materiali è altissima, proprio perché questi militari sono destinati ad operare in un ambiente certamente non facile e spesso ostile. Gli operatori prediligono l’essenziale, indossare attrezzature o accessori non indispensabili li renderebbe meno agili e veloci. Le dotazioni sono molteplici: mute stagne di ultima generazione, apparati amagnetici e silenziosi per le bonifiche subacquee antiesplosivo, sistemi di illuminazione in grado di “forare” con la luce anche le acque più scure, nuovi computer subacquei multimiscela, banchi di caricamento dei gas “speciali” e battelli polifunzionali costruiti “attorno agli operatori” ed alle loro esigenze.
Numerose le operazioni portate a termine con successo.
Nel luglio 2019 gli operatori subacquei intervennero in conseguenza di un nubifragio che imperversò sul litorale abruzzese con enorme accumulo di acque reflue e piovane che invase i locali posti al piano terra, scantinati, sottopassi stradali delle città di Pescara e Francavilla al Mare, e nonostante le condizioni difficili dettate dalle avverse condizioni meteorologiche e scenario operativo impervio, trassero in salvo 13 persone di cui 2 bambini.
Nell’agosto 2020 fu avviata un’indagine volta ad individuare un’organizzazione di pescatori di frodo proveniente da diverse regioni, che da tempo faceva razzia lungo la costa teatina di varie specie ittiche, per rifornire il redditizio mercato nero del pesce. I sommozzatori pianificarono immersioni notturne con il fine di filmare e seguire da vicino i pescatori acquisendo informazioni sul loro modus operandi, i mezzi utilizzati e le località di carico del pescato ecc.. Furono individuati e fermati 5 soggetti colti in flagrante, sequestrato un ingente quantitativo di pescato e tutta l’attrezzatura utilizzata elevando sanzioni per svariate migliaia di euro.
Sempre nell’agosto 2020 i Sommozzatori individuarono dei moduli galleggianti, ormeggiati all’interno di un porto turistico, aventi solo autorizzazioni per il noleggio di barche ma in realtà utilizzati come struttura ricettiva. In tal modo la società responsabile aggirava i gravosi e complessi procedimenti autorizzativi, di carattere demaniale, urbanistico ed edilizio. Fu quindi avviata un’indagine pianificando immersioni (nello specifico utilizzando apparecchiatura ARO la quale non emettendo bolle d’aria, essendo a circuito chiuso, permette di non essere individuati dalla superficie) al fine di reperire prove utili circa la natura delle strutture ed il loro fine d’utilizzo. Grazie anche alle prove subacquee rinvenute fu possibile procedere al sequestro delle strutture.
I sommozzatori di Pescara sono stati anche impiegati in un’operazione di ricerca e recupero disperso nelle acque del lago di Barrea che si concluse, purtroppo, con il ritrovamento del corpo ormai senza vita.
In diverse occasioni sono stati impegnati in servizi di ordine pubblico ed antiterrorismo contribuendo alla bonifica delle banchine e delle scogliere, dove vengono svolte manifestazioni di notevole rilevanza.
Queste ed altre attività collocano i sommozzatori della Guardia di Finanza nell’eccellenza tra i Reparti subacquei delle Forze armate e delle altre forze di Polizia.