A zonzo sui fondali dell’Argentario
Il Promontorio dell’Argentario è fronteggiato da un panorama straordinariamente suggestivo. Verso ovest, l’Isola del Giglio, con i suoi 28 chilometri di coste, che alternano calette, spiagge e scogliere di granito lambite da acque cristalline, mentre verso sud spiccano le coste irregolari e scure di Giannutri, che raggiungono la massima spettacolarità nella zona meridionale, dove alcuni archi naturali, chiamati “I Grottoni” rappresentano uno scenario di rara bellezza.
Un lungo nastro di sabbia contornato dalla pineta congiunge l’Argentario alla terraferma, percorso da una strada che si inerpica poi su gran parte del promontorio tra la macchia mediterranea e lussuose abitazioni.
Da Porto Ercole, sede dell’Argentario Divers, percorrendo 8, 12 miglia si arriva ovunque. E anche nel periodo invernale è possibile trovare baie riparate dal mare e dal vento ed effettuare bellissime immersioni. E’ uno dei maggiori pregi di questa fortunata località.
La maggior parte delle immersioni vengono effettuate all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, istituito da decreto ministeriale il 21 luglio 1989, dove i fondali sono attraenti soprattutto dal punto di vista della vita bentonica. In questa zona sorgono alcune delle secche coralligene più belle del Mediterraneo, certe note da lungo tempo, altre ancora semisconosciute. Gorgonie di varie specie colonizzano le pareti a partire dai bassifondi ed estese colonie di corallo rigoglioso sono visibili a profondità ricreative. Più giù, colonie di corallo nero e alcionari rari colorano i fondali.
In questo articolo vi portiamo alla scoperta delle immersioni top dal punto di vista naturalistico.
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Testo: Paolo Fossati