Anche alla Mares si lavora contro il Covid19
(di Gianni Risso)
Sono già mille le maschere Sea Vu Dry modificate in produzione.
Da alcuni giorni alla Mares di Rapallo, l’azienda leader del settore subacqueo mondiale, alcuni dipendenti sono tornati al lavoro per produrre delle maschere riservate esclusivamente all’utilizzo professionale nelle strutture ospedaliere.
I tecnici della Mares si sono messi al lavoro per rendere utile allo scopo una maschera speciale per lo snorkeling già in produzione su larga scala e venduta in tutto il mondo, la Sea Vu Dry.
In pratica, come ci ha spiegato il direttore commerciale Italia Marco Lazzari, sono state fatte alcune modifiche per renderla utilizzabile per la respirazione assistita nei reparti ospedalieri. Oltre all’inversione di una valvola sono stati applicati dei raccordi fatti con le stampanti 3D laser e forniti a tempo di record da diversi piccoli produttori sparsi in tutta Italia. Il montaggio avviene manualmente presso la Mares dove stanno lavorando, con regolare autorizzazione, sei dipendenti. E Lazzari precisa anche che attualmente sono in produzione mille di queste maschere speciali che sono fornite tutte a titolo totalmente gratuito, ma esclusivamente alle strutture ospedaliere di rianimazione operative.
Gianni Risso