
C4 Condor Antifog: appannamento addio
Una maschera nata per la pesca e l’apnea ma che va benissimo anche per le immersioni con le bombole. Ma, soprattutto, una maschera che rappresenta una vera e propria rivoluzione: il motivo? È semplice: non si appanna e non richiede alcun tipo di trattamento. È disponibile in varie versioni di colore
L’incubo di ogni subacqueo: la maschera che si appanna, offuscando la vista e compromettendo l’immersione. È capitato a tutti di rovinarsi un tuffo perché la nostra fedele compagna di avventure, nonostante i vari trattamenti (accendino, liquidi antifog e saliva) quel giorno non ne voleva sapere di “fare la brava”. Risultato: invece di goderci l’esplorazione dei fondali, abbiamo passato tutto il tempo a riempire e svuotare la maschera e a combattere con il bruciore agli occhi. Senza risultato. Adesso, per fortuna, la tecnologia corre in nostro aiuto e C4 Carbon, azienda leader in attrezzature per la pesca e l’apnea rivoluziona il mercato con un innovativo sistema antiappannamento che rappresenta una vera rivoluzione.
Spesso le maschere compatte per la loro caratteristica di volume facilmente gestibile, vengono erroneamente abbinate solo agli sport apneistici, ma dovete sapere (e personalmente ne sono un convinto fautore) che le maschere “piccole” consentono di avere una migliore visione complessiva proprio per la loro ridotta vicinanza lente/occhi e sono adattissime anche per le immersioni con autorespiratore.
La Condor è studiata e sviluppata per assicurare performance di alto livello, che sia apnea, pesca, snorkelling o, appunto, immersioni con le bombole. Un volume interno di 90cm3 e un valore di ben 658 per l’ampiezza complessiva del campo visivo lungo gli 8 punti cardinali fanno di questo modello un riferimento importante.
Sono tre i suoi principali punti di forza: un campo visivo eccezionalmente ampio, un volume interno estremamente ridotto e un facciale in morbido silicone che si adatta a qualsiasi forma di viso, ma è nel trattamento delle lenti che C4 ha messo in atto una vera rivoluzione.
Le lenti della Condor, nella versione antifog, sono infatti rivestite di uno speciale film che le rende immuni dall’appannamento, senza dover utilizzare prodotti e neppure la saliva. Non ci credete? Lo confesso, all’inizio ero anch’io un po’ scettico, ma poi ho dovuto subito ricredere.
Vediamo nei particolari la maschera prima del test in acqua.
Il profilo del bordo esterno è stato modellato e studiato per adattarsi facilmente a tutte le diverse forme di viso, abbassando così il volume interno e aumentando l’angolo visivo. Il bordo interno del facciale, invece, presenta un’area di appoggio davvero ampia e una particolare sezione a curvatura continua e convessa che sigilla e adatta il facciale perfettamente al viso. Il risultato è una maschera dalla vestibilità pressoché universale e comoda.
La Condor utilizza una tecnologia frameless, ovvero le lenti vengono “saldate” direttamente sul facciale in silicone, in modo da eliminare il telaio e avvicinare le lenti agli occhi. Il problema della tecnologia frameless è conosciuto da molti subacquei (soprattutto tecnici) che utilizzano maschere di questo tipo. In sintesi, ecco di cosa si tratta.
L’inserimento ad alte temperature delle lenti sul silicone crea una porosità nel cristallo che agevola il passaggio delle particelle di silicone nel vetro, le quali ci mettono parecchio tempo a essere eliminate anche con trattamenti aggressivi. Il risultato è di avere una maschera che per molto tempo continua ad appannarsi.
La forma e la posizione delle lenti sono state definite grazie a uno studio dedicato, considerando le varie distanze interpupillari. Il vano per il naso presenta un sistema di spessori differenziati che lo rende perfettamente adattabile e ideale per la compensazione.
Il suo rapporto volume/visibilità è attualmente senza pari. Nello sviluppo della Condor sono stati presi in considerazione un insieme di parametri fondamentali per la progettazione e che hanno dato vita a facciale altamente adattabile al viso, con un’ottimo overloop labiale, ottimo anche per l’utilizzo dell’erogatore. La geometria delle dimensioni e l’inclinazione delle lenti concludono una sapiente miscela di design e performance.
E veniamo al plus di questa maschera: l’Antifog, che è composto, come detto, da una speciale pellicola applicata alle lenti che ne evita l’appannamento; per farsi un’idea, è simile a quella utilizzata sulle visiere interne dei motociclisti professionisti o dei piloti di formula uno. Addirittura, non richiede nemmeno l’utilizzo di saliva o di altri prodotti prima dell’utilizzo.
In mare!
Devo essere sincero, questo è stato il test più lungo che abbia scritto da quando collaboro per la rivista. La C4, infatti, mi ha inviato la Condor prima dell’estate proprio per metterla sotto torchio in tutte le situazioni, con un’unica raccomandazione: “trattala male, non sciacquarla, non usare prodotti antiappannamento, metti la crema solare sul viso e lasciala al sole con l’unica accortezza di non rovinare il film interno alle lenti con oggetti appuntiti.
Detto fatto. Per sei mesi la maschera mi ha seguito ovunque, nel vero senso della parola: dalle immersioni in acque oleose per lavoro (sono un OTS operativo) a quelle tecniche in grotta, posizionata sotto il casco, fino a tre ripetitive al giorno per accompagnare i clienti alla scoperta dei fondali dell’isola Gallinara.
In centinaia di tuffi non ho mai avuto un minimo problema di appannamento, l’unica deroga che mi sono concesso è stata quella di “sputarci” dentro prima del tuffo, non per necessità, ma più per abitudine…
In acqua è veramente comoda, io adoro le maschere piccole proprio per il loro grande campo visivo; posso vedere bene le mie decompressive, i moschettoni di tenuta e tengo sotto controllo tutta l’attrezzatura. Inutile tediarvi con report di immersione, quando una maschera rimane pulita, ti dimentichi di averla addosso e ti godi in pieno ciò che stai facendo.
Ho combattuto per anni con modelli frameless che ho trattato (anche con l’accendino) senza risultato e ora giacciono nella mia cassetta delle cose dimenticate.
Mi sono divertito con la Condor, l’ho fatta provare ai miei collaboratori e guide del Centro Subacqueo Idea blu di Albenga e tutti hanno cercato di mettere in difficoltà il prodotto, senza risultato.
In sintesi, avere una maschera che non si appanna è un plus importantissimo per ogni subacqueo. Perciò la Condor rappresenta secondo me una vera rivoluzione, e siamo certi che dopo questi test, estremamente positivi, C4 vorrà ampliare la propria gamma, selezionando e progettando modelli espressamente dedicati alle immersioni con autorespiratore (non tutti amano le maschere piccole), in modo che un marchio storico nell’apnea diventi un riferimento anche tra i sommozzatori tecnici e ricreativi.
Scheda tecnica
Facciale: auto-adattante in silicone anallergico con proprietà antiriflettenti
Rapporto volume/visibilità: estremamente ridotto
Naso: preformato a rigidità variabile per una compensazione facile e veloce
Attacco cinghiolo: inclinato MPS (Morphological Pivoting System) per una migliore tenuta
Fibbia: a regolazione micrometrica
Ai voti
Vestibilità: 9
Volume interno: 9
Sistema antiappannamento: 10
Visibilità: 9
Giudizio complessivo: 9,5
di Alberto Balbi