Intervista ad Athena Barbera di TdiSdi
Raccontaci chi sei e di cosa ti occupi per Tdi Sdi.
La mia vita professionale nasce all’università e si sviluppa nell’editoria, sono editor, scrittrice e traduttrice. Una grande passione che ho dovuto mettere un po’da parte per un altro immenso amore che da più di vent’anni è la subacquea. Dopo avere a lungo esercitato come divemaster e istruttore sia ricreativo, sia tecnico, nel 2004, insieme ad Aldo Ferrucci, sono diventata Regional Manager di SDI TDI per l’Italia. Il Regional Manager si occupa della gestione della didattica a 360°: dalla traduzione, revisione, adattamento dall’inglese e produzione dei materiali didattici per i nostri membri e per gli studenti, all’emissione dei brevetti che sono riconosciuti in tutto il mondo.
E’ entrato un nuovo membro nel team e il suo nome è Beatrice, qual è il suo ruolo?
Era necessaria una ventata d’aria nuova, che portasse energia, competenza ed entusiasmo. Beatrice Rivoira è tutto questo e molto di più: oltre ad essere un’ottima subacquea e un’eccellente istruttrice, è una scienziata che svolge in tutto il mondo conferenze legate alla biologia marina e all’oceanografia. Il suo ruolo principale, oltre a quello legato alla cogestione del Regional Office, sarà quello di viaggiare ed organizzare eventi legati alla promozione di SDI e TDI.
“Girls Power” è un affermazione che vi rappresenta? Che tipo di rapporto si è instaurato?
“Girls Power” è più un gioco tra di noi, uno scherzo. Due donne che gestiscono una didattica subacquea credo sia qualcosa che ormai non sorprenda più nessuno. La competenza non ha genere e i nostri membri conoscono bene la professionalità di entrambe. Tra noi si è instaurato un rapporto molto affettuoso, di grande armonia e complicità. Si valuta e si discute insieme, dati alla mano, per compiere le scelte migliori per diffondere ancora di più SDI TDI sul territorio italiano.
Come è vista la figura della donna nel mondo della subacquea?
Onestamente, ritengo sia uno degli ambienti in cui c’è una quasi assoluta parità di genere. Le istruttrici e le Instructor trainer donna sono parecchie, così come le subacquee attive, e posso dire che non è mai capitato che un allievo si sia lamentato di avere un’istruttrice invece di un istruttore. Anzi, dai feedback che riceviamo dagli studenti, ci sono sempre commenti positivi riguardo soprattutto la precisione didattica e l’aderenza agli standard da parte delle donne professioniste della subacquea.
C’è qualcosa che vorresti migliorasse?
A parte il meteo? Scherzi a parte, tutto è sempre migliorabile, ovviamente. Questo è anche il motivo per cui Beatrice ed io abbiamo unito le forze. Per sviluppare e seguire una didattica subacquea bisogna muoversi molto sul territorio e partecipare agli eventi della comunità subacquea, per cui è importante che ci sia una persona capace che svolga questo ruolo.
Qual è l’aspetto più importante della vostra didattica?
La libertà didattica che, fermo restando gli standard che bisogna rispettare, viene lasciata ad ogni istruttore. Ricordiamoci che un istruttore è un professionista, perfettamente consapevole di ciò che deve fare e di come deve insegnare in base a chi si trova di fronte. Il nostro compito è quello di fornirgli i materiali didattici più completi e aggiornati, di garantirgli la sicurezza degli standard di riferimento, di procedere velocemente alla registrazione e alla emissione dei brevetti e di fornire, oltre al resto, un customer care veloce ed efficiente. Insomma, tutto ciò che serve per supportare efficacemente l’istruttore o il trainer nel suo lavoro, così che non perda la motivazione più importante: divertirsi e fare divertire i propri studenti affinché diventino subacquei entusiasti, competenti e.. contagiosi!
Avete idee, progetti futuri?
Stiamo lavorando parecchio sui nuovi materiali didattici che International Training regolarmente rilascia. Proprio in occasione di Eudi Show abbiamo presentato il nuovissimo manuale TDI Nitrox, attualmente stiamo elaborando il manuale SDI Muta Stagna, oltre ad una revisione completa dei materiali già esistenti. A breve sarà presentato il nuovo manuale TDI Decompression Procedures e il manuale SDI Divemaster che ha richiesto parecchio impegno, soprattutto nell’adattamento. Abbiamo anche in progetto un evento in Liguria nel mese di Ottobre del quale stiamo ancora definendo i dettagli, ma che vorremmo fosse una festa per tutti i subacquei SDI TDI, con belle immersioni e seminari di approfondimento. Il nostro obiettivo è comunque sempre quello di ricordare alla comunità subacquea l’importanza di divertirsi.
Cosa accomuna e cosa invece rende unica la vostra didattica rispetto alle altre?
Vorrei fare un po’ di chiarezza. SDI TDI ERDI FRTI sono queste le sigle complete che compongono la nostra didattica. SDI – Scuba Diving International – nasce e sviluppa un percorso didattico completo sul versante ricreativo, è certificata ISO ed EUF e si rivolge a tutti coloro che iniziano la propria avventura subacquea, proponendo corsi che vanno dallo snorkeling all’open water diver, fino ai livelli professionali di divemaster/assistant instructor, istruttore, course director e instructor trainer, passando per tutte le specialità immaginabili (immersione profonda, relitti, barca, biologia, assetto ecc…); cosa ci rende unici? Primi a includere i bambini nei programmi di immersione; primi a includere l’uso del computer subacqueo obbligatorio nei corsi open water; primi a sviluppare un programma ricreativo di immersioni Solo diver.
TDI – Technical Diving International – è il ramo di International Training (la casa madre USA) che è nato per primo, nel 1994. SDI si svilupperà nel 1998 proprio in base alle richieste degli istruttori TDI già esistenti che avevano necessità di una didattica ricreativa che avesse però una impostazione già più vicina alla tecnica. TDI propone un percorso didattico specifico rivolto a subacquei già brevettati dal Nitrox ai Rebreather passando per gli ambienti ostruiti (caverne, grotte e immersioni avanzate sui relitti con penetrazione) e la preparazione di miscele. Cosa ci rende unici? TDI è stata la didattica pioniera delle immersioni tecniche, proponendo dal 1994 un percorso formativo specifico. Ecco il nostro primato ed ecco il motivo per cui TDI è attualmente la didattica tecnica più diffusa al mondo (Italia compresa).
FRT – First Response Training – è l’ultima nata della famiglia e prevede un nuovissimo percorso didattico ad hoc rivolto esclusivamente al primo soccorso su bambini e adulti, gestione dell’ossigeno, uso del defibrillatore automatico e primo soccorso sul lavoro. Infatti a fine anno il corso SDI CPROX1stAED sarà dismesso per fare spazio ai corsi FRT e ai relativi crossover.
ERDI – Emergency Response Diving International – non è ancora stato sviluppato in Italia ed è un percorso didattico rivolto a chi si occupa di protezione civile. In USA e altri paesi extra UE tutti i soccorritori professionali vengono formati secondo gli standard ERDI.
Il punto importante è che, trattandosi di rami di una unica didattica, il rinnovo annuale per i membri è appunto unico e non dipende dai livelli, permettendo un risparmio notevole.
State portando avanti delle iniziative per proteggere i mari dall’inquinamento della plastica?
Si, decisamente. Già il nostro stand in Eudi Show era plastic-free, abbiano privilegiato dove possibile un appoggio eco sostenibile e stiamo lavorando su un progetto che gratuitamente fornirà ai nostri subacquei degli appositi retini da portare durante le immersioni per raccogliere plastica e altri rifiuti dai fondali. I subacquei devono essere i migliori amici e protettori dell’ambiente e vorremmo che si diffondesse una forma mentis plastic-free e attenta alla sostenibilità ambientale.
Cosa rappresenta per te Sdi Tdi?
Il Regional Office di SDI TDI Italia è una creatura di Aldo Ferrucci e mia, quando siamo diventati Regional Manager di TDI in Italia si conosceva solo il nome e l’ottima reputazione, ma non esisteva praticamente nessun supporto didattico. La parte ricreativa, quindi SDI, non era mai stata presa in considerazione sebbene fosse già all’epoca la seconda didattica ricreativa al mondo per diffusione. Ci siamo molto impegnati per arrivare ai livelli a cui siamo oggi. Da circa sei anni, quando Aldo Ferrucci ha ricevuto da International Training la prestigiosa nomina di ITE (Instructor Trainer Evaluator) e ha dovuto lasciare la carica di regional manager per incompatibilità, sento maggiormente la responsabilità di questo ruolo. Adesso, insieme a Beatrice sarà tutto più semplice, soprattutto il rapporto con i membri SDI TDI: le relazioni e gli scambi sono fondamentali per migliorare costantemente e potere offrire un servizio praticamente personalizzato.