Sessantesimo Anniversario della Rassegna Internazionale di Ustica
Si è svolta la 60° Edizione della Rassegna Internazionale delle Attività Subacquee nella bella Isola di Ustica, in provincia di Palermo. La Rassegna, dal 1° al 7 luglio, è uno degli eventi più significativi per la comunità subacquea nazionale e internazionale. Ogni anno, in tale ambito e sotto l’egida della nostra Accademia, vengono assegnati i premi Tridente d’Oro e Academy Award, attribuiti fin dal 1960 a coloro che hanno maggiormente contribuito allo sviluppo delle attività subacquee: a cominciare da personalità come Hans Hass, Jacques Yves Cousteau, Folco Quilici e Luigi Ferraro (solo per citare alcuni di quelli che ne hanno scritto la storia), fino ai protagonisti della ricerca più avanzata in tutti i settori della subacquea odierna. Quest’anno sono stati insigniti di tale ambito e meritorio riconoscimento: Egidio Trainito, noto divulgatore scientifico della flora e della fauna del Mar Mediterraneo per le Attività Didattiche, divulgative, artistiche e ricreative, l’Ammiraglio Andrea Mucedola per le Attività Didattiche, divulgative, artistiche e ricreative, il Direttore del Museo archeologico del Kenya Caesar Bita-National Museum of Kenya per le Attività Scientifiche, Award a Pandataria Film di Salvatore Braca: per l’attività di produzione di documentari subacquei. Trattandosi di un anniversario di tale importanza, l’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee, ha voluto realizzare quest’anno una manifestazione sul mare che ha visto come protagonisti proprio i subacquei. In questo modo l’Accademia e tutti i partecipanti hanno voluto altresì onorare la memoria del compianto Presidente, Sebastiano Tusa, scomparso nella recente sciagura dell’aereo di Addis Abeba. Proprio lui era infatti il promotore e ideatore di un programma che desse un ruolo di primo piano alla parte pratica e alle immersioni negli scenari incantevoli delle acque usticesi, affiancando a questa incontri, conferenze, proiezioni ed altri eventi. Sono stati tantissimi gli eventi in memoria del Professore con tanti testimoni diretti del suo operato verso lo studio e la tutela del patrimonio archeologico sommerso ma anche della biodiversità di cui sono ricchissimi i fondali dell’intera Italia. Tra le molteplici attività svolte durante i sette giorni vi è da segnalare la raccolta dei dati fisiologici, effettuati dall’equipe del DAN, di tutti i subacquei partecipanti in maniera volontaria. Il progetto HYDRA, nell’ambito del Project Aware di PADI, che prevede l’utilizzo di scooter subacquei per l’osservazione, preservazione e conservazione delle Aree Marine Protette: il Progetto HYDRA, è un’attività di ricerca che si propone di studiare gli effetti fisiologici derivanti dall’uso di scooter subacquei o DPV (Diver Propulsion Vehicles) in immersione. Ideato da PADI, SUEX e DAN Europe in partnership con le AMP di Portofino e del Plemmirio, HYDRA consente a team di Sub esperti nell’uso del DPV, su basi volontarie, di donare le proprie immersioni alla ricerca medica, ed effettuare un monitoraggio attento ed efficace dell’ambiente marino nelle AMP. Durante la presentazione a cura di Fabio Figurella (Regional Manager PADI EMEA), Massimo Pieri (DSLDAN Europe) e Alessandro Marroni (nel suo ruolo di Presidente DAN Europe) sono stati mostrati i dati del primo studio condotto nella AMP Portofino; inoltre PADI era presente, rappresentata dal Regional Manager Fabio Figurella e dal Vice Presidente, Europe, Middle Est e Africa, PADI, Mike Spiers, anche con il progetto Scuola d’Amare che, in collaborazione con il progetto MAREE di Manfred Caprì e l’architetto Alessandra De Caro della Soprintendenza del Mare, ha visto la partecipazione di ragazzi provenienti anche dalla Sicilia e da Malta per imparare a conoscere il mare e i suoi abitanti. Questa fase è propedeutica a quella che diventerà operativa il prossimo anno e che prevede il rifacimento del vecchio faro di Ustica da trasformare in un centro di educazione per ragazzi e creare nuove sensibilità per un futuro di maggiore attenzione e rispetto verso il mare. Tra le altre attività svolte vi è stata l’anteprima del sistema di telemedicina applicata all’immersione con trasmissione di dati dal subacqueo ad una “centrale d’ascolto”, tipo “mission control”, in banchina, con possibilità di geo localizzare il subacqueo e recepire eventuali segnali di anomalia, attraverso sistemi di comunicazione wireless bidirezionali.
Immergersi con due Penta campioni del Mondo di fotografia subacquea, come Anna e Settimio Cipriani, ha dato la possibilità a tutti coloro che hanno voluto approfittare di questa occasione, di vivere un’esperienza unica e di imparare alcune tecniche di base della fotosub svelate e raccontate dal Campione Settimio Cipriani. Tra i tanti documenti filmati che hanno allietato le serate usticesi voglio segnalare quello realizzato da Riccardo Cingillo che ha presentato il documentario “La nave di Marausa”; documentario realizzato con lo scomparso Soprintendente del Mare, Professor Sebastiano Tusa. Anche le tecniche di indagine subacquee hanno avuto un notevole risalto durante questa sessantesima edizione della rassegna dell’AISTS, grazie alla ricostruzione e simulazione nello specchio d’acqua delimitato presso la Banchina Barresi. Per lo svolgimento degli “Accertamenti tecnici di Polizia Giudiziaria in ambito subacqueo”, a cura di Gianfranco Simonini, Bruno Messineo e Raffaele Di Pietro – Operatori Tecnici Subacquei delle Forze di Polizia. Si è svolto anche un concorso fotografico abbastanza singolare che prevedeva di raccontare Ustica fotografata dal mare, dal titolo Batimetrica zero e che costituiva il Premio Sebastiano Tusa. La giuria composta da Francesco Pacienza (presi di giuria), da Anna e Settimio Cipriani e da Alessandra De Caro, hanno valutato le foto in concorso assegnando i premi nelle tre categorie: ActionCam/Smartphone, Compatte e Reflex. I vincitori sono stati: Gianvito Margiotta, Marco Martella e Nunzia Potena per la categoria ActionCam/Smartphone; Antonio Tranchina, Gianluca Farina e Maria Marzia Costanzo per la categoria Compatte; Maurilio Caricato per la categoria Reflex. Sabato mattina un gruppo di subacquei, alla presenza dell’Assessore regionale al Turismo, del Sindaco di Ustica, del figlio del professor Tusa e della vedova Dott.ssa Valeria Patrizia Livigni, direttrice del Museo d’arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo, hanno sistemato sul fondo del mare una scultura, realizzata dall’artista siciliano Giacomo Rizzo, rappresentante un enorme cuore a ricordo perpetuo dell’amore che aveva il Professor Tusa per il mare. La rassegna si è conclusa con la consegna di un riconoscimento ai pescatori anziani di Ustica, testimoni attivi della nascita della Rassegna. Sono anche stati consegnati i diplomi “Sea Explorer”ai bambini del progetto MAREE / Scuola D’Amare oltre ai già summenzionati Tridenti d’oro e Awards dell’Accademia.
Testo di Francesco Pacienza