Sott’acqua in miniera
Lavagna, Liguria. Dietro la fitta boscaglia si cela l’ingresso di questa cavità caratterizzata da acqua cristallina e da scorci di grande suggestione. Si ci imbatte nei vecchi binari, nei carrelli usati per trasportare il materiale, in bottiglie incendiarie e in banco da lavoro completo di ogni genere di utensile. Permanganato di potassio, ossido di manganese e memorie dal sottosuolo di Dostoevskij sono tutte reminiscenze degli anni della mia formazione liceale. Oggi, invece, sono elementi che mi sono tornati alla mente durante l’immersione in miniera con un team diretto da Nicola Ferroni e con il fotografo Marco Mori. Il luogo di ritrovo è lungo un anonimo tornante nell’ entroterra di Lavagna. Il fiume scorre a sinistra, a destra si trova il bosco, poco oltre la strada comunale. La fitta boscaglia cela l’ingresso alla nostra miniera, l’antro buio e misterioso che esploreremo. Una stage in spalla a testa e tutti in fila indiana per attraversare il bosco che conduce all’ingresso dell’antica miniera di manganese. L’aria fresca esce dal tunnel. Dovremo percorrere ancora oltre 150 metri per portare pezzo dopo pezzo le nostre attrezzature al campo base, che precede il pozzo di discesa. Percorreremo questo tragitto parecchie volte; la logistica è angusta e, soprattutto, lunga..
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Credit fotografo: Marco Mori